Febbraio è un mese interminabile. L’ho già detto e lo ripeto in loop, ogni giorno, ogni mattina grigia e buia, ogni pomeriggio con le dita sempre ghiacciate che cercano bramosamente la tazza di tè bollente. Come una vecchietta ho già iniziato a dire sempre le stesse cose, me lo fanno notare tutti, ma in fondo non mi dispiace affatto questa cosa. Ho una grandissima simpatia per le vecchiette e credo che la cosa sia decisamente reciproca. Avere ventisette anni oggi is the new terza età, almeno per me.
Senilità a parte credo che febbraio sarà ancora per un po’ un mese molto malinconico per me, è il mese in cui qualche anno fa la mia vita ha preso un corso molto differente, una strada che mai e poi mai mi sarei immaginata di dover percorrere. Per fortuna, ciò che inevitabilmente custodisco dentro è solo la gioia e la forza che questa esperienza mi ha lasciato dentro. Il brutto passa, il dolore si cura, i ricordi tristi si offuscano, resta solo il bello che c’è sempre ovunque, anche se facciamo fatica a vederlo. È un meccanismo naturale, meraviglioso e sorprendente. La malinconia quella no, non posso evitarla. Allora le faccio spazio e la accetto con la calma e la serenità che mi sforzo di accogliere nelle mie giornate.
Una fetta di torta, soffice, profumatissima che sa di casa addolcisce questo pomeriggio che sembra non finire mai, con la mente che rincorre mille pensieri. Ascolto i Beirut, che da sempre e per sempre saranno la musica della mia anima, la melodia che mi fa sentire al sicuro, che mi accompagna per mano da tanti anni e porta con sé mille ricordi dolcissimi.
Allora oggi non mi dilungo in descrizioni e vi lascio due cose, la ricetta di questa torta rustica e deliziosa che profuma di inverno e cose buone ed una canzone che spero scalderà un po’ anche voi.
‹‹Well it’s been a long time, long time now
Since I’ve seen you smile
And I’ll gamble away my fright
And I’ll gamble away my time
And in a year, a year or so
This will slip into the sea››
Ingredienti
Ricetta tratta da un numero di Jamie Magazine di qualche anno fa
(Per una tortiera di dimensioni regolari, circa 26 cm. Io ho scelto di usare una teglia di 15 cm e ho dunque dimezzato le dosi.)
- 150 g di burro morbido
- 300 g di farina
- 12 g di lievito chimico per dolci
- 150 g di zucchero di canna + un cucchiaio
- Un cucchiaino di zenzero in polvere
- 3 pezzetti di zenzero candito di circa 2 cm tagliati finemente
- 3 pere mature
- 4 uova sbattute
- Un cucchiaio di nocciole tritate grossolanamente
Procedimento
- Preriscaldare il forno a 180 gradi
- Sbattere il burro morbido con lo zucchero, lo zenzero in polvere e quello candito ed in ultimo la farina setacciata con il lievito
- Aggiungere le uova sbattute ed amalgamare il tutto
- Tagliare grossolanamente 3\4 delle pere con la buccia ed incorporarle all’impasto con una spatola
- Versare il composto nella teglia imburrata ed infarinata e livellarlo per bene
- Tagliare a pezzetti la pera avanzata in precedenza e imprimere i pezzetti su tutta la superficie della torta cospargendola infine con un cucchiaio abbondante di zucchero di canna e le nocciole sbriciolate
- Cuocere per circa 50 minuti o fin quando non sarà dorata e lo stecchino inserito al centro della torta non uscirà asciutto
- Lasciar intiepidire la torta dentro lo stampo e poi estrarla dalla teglia e lasciarla raffreddare su una gratella
Ottima descrizione e ottima torta soprattutto per me che ho avuto la fortuna di mangiarla!